La cucina
Nell’ottica montessoriana il pasto rappresenta un aspetto fondamentale del progetto pedagogico e deve puntare a promuovere autonomia nel mangiare e un sereno rapporto col cibo.
Il pranzo a scuola rappresenta dunque un vero e proprio momento didattico, in cui il bambino sperimenta il proprio “saper fare” e il proprio “saper fare da solo”, ma a tavola si sperimenta anche un momento di relazione privilegiato: dal confronto con i compagni, soprattutto quelli più grandi, il bambino impara, per imitazione, ad usare le posate e a comportarsi in modo adeguato a tavola. Il rapporto con gli altri favorisce infine l’aiuto e lo scambio reciproco.
Nel momento del pranzo, così come nelle altre attività didattiche della giornata scolastica, l’insegnante è una presenza rassicurante ma discreta, che incoraggia il bambino a mangiare in modo autonomo, ad assaggiare cibi nuovi o meno graditi e trasmette regole igieniche e orari da rispettare. In un rapporto di continuo confronto e collaborazione con la famiglia la scuola contribuisce in modo determinante ad abbattere il rifiuto verso alcuni cibi e ad ampliare le scelte alimentari del bambino indirizzandolo verso cibi salutari e nutrienti.
Anche le stoviglie contribuiscono al progetto pedagogico perché sulle tavole dei bambini del Centro Internazionale M. Montessori non compaiono piatti di plastica, ma servizi in ceramica e brocche di vetro, questo perché, nell’ottica montessoriana, il bambino deve imparare fin da subito a confrontarsi con i materiali delicati che possono rompersi e dunque a calibrare i movimenti in base all’oggetto che ha di fronte.
La mensa interna
Il Centro Internazionale Montessori è dotato di una mensa interna dove ogni giorno vengono cucinati i pasti per bambini e ragazzi.
La cucina espressa garantisce il gusto e la freschezza di pietanze cucinate al momento e subito servite, che possono anche essere variate in base alle esigenze individuali o nei casi di bambini allergici, intolleranti o affetti da patologie particolari.
I menù proposti seguono le linee guida dettate dai professionisti sanitari della Usl Umbria1, le tabelle dietetiche tengono conto sia del fabbisogno calorico del bambino sia della stagionalità, esse infatti variano giornalmente e in riferimento alle stagioni; i cibi sono cucinati utilizzando i metodi di cottura più leggeri e salutari, capaci di preservare i nutrienti dei diversi alimenti.
La scuola infine, in collaborazione con i professionisti dell’alimentazione, ogni giorno fornisce ai genitori dei suggerimenti per organizzare la giornata alimentare dell’alunno: in base a ciò che il bambino ha mangiato a pranzo si forniscono infatti proposte alimentari per la cena, che dovrebbe fornire il 30% delle calorie totali giornaliere.
Consigli ai genitori
- Variare il più possibile le scelte alimentari per evitare il rischio di squilibri nutrizionali e la monotonia.
- Alternare le fonti proteiche: carne, pesce, latticini, uova, proteine vegetali.
- Ripartire con equilibrio le calorie giornaliere:
– Prima colazione, dovrebbe costituire circa il 15% delle calorie (Kcal) totali
– Merenda della mattina ( 5/10% delle Kcal totali)
– Pranzo (35/40% delle Kcal totali)
– Spuntino pomeridiano ( 5/10% delle Kcal totali)
– Cena (30% delle Kcal totali) - Consumare ogni giorno frutta e verdura, ricche di vitamine, minerali, oligoelementi e fibre.
- Limitare il consumo di zucchero, snack, dolciumi, bevande zuccherate e sale.
- Limitare il consumo di grassi preferendo quelli di origine vegetale come l’olio d’oliva.
- Assumere un’adeguata quantità di acqua, per un bambino almeno 5 bicchieri di liquidi al giorno.
- Incentivare i bambini ad uno stile di vita attivo.
5 porzioni al giorno di frutta e verdura
Colazione: una spremuta o un frullato
Spuntino di metà mattina: un frutto
Pranzo: un contorno e un frutto
Merenda: un frutto
Cena: un contorno e un frutto