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La casa dei bambini bilingue
Una casa nella scuola, un ambiente di vita, di lavoro e di libertà.
Il percorso che seguiamo nella nostra scuola è coerente con lo sviluppo del bambino da zero a cinque anni. A tre anni la scuola è, a tutti gli effetti, la casa del bambino, un ambiente in cui si muove in autonomia e può osservare, esplorare e utilizzare liberamente spazi e materiali didattici, scegliendo ciò che gli è più congeniale.
L’orario, dalle 8.00 alle 16.30, fa sì che per i bambini la scuola diventi davvero una seconda casa, con la mensa interna e le cuoche che, insieme alle educatrici, diventano figure familiari.
La giornata a scuola, inoltre, si svolge in modalità bilingue e i piccoli sono invitati, a seconda dei vari momenti, a comprendere e produrre parole e frasi in lingua inglese, con la presenza di insegnanti di madrelingua.
Per la Montessori il bambino a tre anni vuole “conquistare l’ambiente e con esso i mezzi per il proprio sviluppo”. Se prima il bimbo si limitava ad assorbire l’ambiente circostante, anche se in modo creativo, ora, avendo sviluppato una propria volontà, è in grado di agire con consapevolezza sull’ambiente.
In questa fase evolutiva egli sviluppa quella che Maria Montessori definiva una “mente matematica”, caratterizzata dalla capacità di effettuare procedimenti logici e astrazioni.
Il materiale didattico e i programmi della “Casa dei Bambini” sono studiati per questa specifica tappa evolutiva; le educatrici, attraverso un’attenzione individuale per seguire da vicino ogni singolo allievo, fanno si che l’apprendimento divenga un processo conoscitivo, scelto in autonomia, che rende il bambino attivo, sempre interessato a ciò che apprende e fiducioso in sé stesso.
Ma l’ambiente che circonda il bambino non si limita alle mura della scuola. Le attività sono sempre studiate per appagare la naturale curiosità dei bimbi. Il progetto “Acqua amica” che dal rubinetto ci ha portato a visitare l’Isola Polvese, con trasferimento in traghetto, il progetto “Bosco didattico”, il percorso nel bosco con l’osservazione degli alberi, delle piante e dei fiori. Ma anche la cura con cui seguiamo a scuola la trasformazione delle uova in pulcini, dei bruchi in farfalle, dei girini in rane.
C’è poi l’attività artistica, il teatro, la musica, il canto, tutti i momenti in cui il bambino è protagonista e libero di esprimere sé stesso.