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L'educazione inizia dalla nascita

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Il nido bilingue

Il “nido”… il rifugio. Un posto sicuro, protetto, dove il  bambino esplora, osserva e lavora.

Il nido bilingue Montessori non è solo “assistenza” e “cura” del bambino, ma è un “ambiente preparato” per rispondere al suo bisogno di espandere le proprie forze ed energie vitali. Per questo la fascia d’età 0-3 si inserisce in un percorso innovativo e coerente  che segue il metodo Montessori anche nella fascia  3-6.

Prima dell’inserimento i genitori si incontrano con l’educatrice che seguirà poi il bambino nella fase successiva. Durante il colloquio viene preparata una scheda molto particolareggiata per tenere conto delle abitudini, dell’alimentazione, delle norme sanitarie particolari. La fase dell’inserimento, che può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, dura circa una settimana, dal lunedì al venerdì. L’orario del nido, da settembre a luglio va dalle 8.00 alle 16.30 durante il quale i bambini sono seguiti da educatrici specializzate, tutte laureate in scienze dell’educazione e formate Montessori. Un’attenzione particolare è rivolta all’alimentazione. I pasti vengono preparati dalle cuoche della mensa interna che seguono le linee guida della ASL e tengono conto di eventuali intolleranze o allergie.

La giornata scolastica si svolge parallelamente in lingua italiana ed inglese, con la presenza tutti i giorni a lungo orario di un’educatrice di madrelingua inglese, secondo il principio della cosiddetta “immersione linguistica” (full immersion), solo così infatti il bambino apprenderà la lingua straniera in modo facile e spontaneo, senza alcuna fatica.

Il metodo Montessori rivolge un’attenzione particolare all’ambiente, per far sì che il bambino si senta “a casa”, per favorire l’indipendenza e l’autonomia e abituarsi a gestire le proprie cose. Nella fascia d’età compresa tra zero e tre anni, definita da Maria Montessori “fase psicoembrionale”, l’educazione, infatti, coincide con la vita stessa, il bambino assorbe dall’ambiente circostante le abilità che gli servono, per questo oltre alle attività didattiche, grande cura viene rivolta ai momenti di vita pratica: mangiare, bere, cambiare il pannolino, lavarsi…

Molte delle attività quotidiane vengono rivolte al rafforzamento della deambulazione, della coordinazione motoria, dell’uso delle mani e al perfezionamento del linguaggio. Dal punto di vista affettivo si lavora anche all’accettazione e al superamento di quel delicato momento che è il distacco mattutino.

Ogni attività, però, non viene portata avanti in maniera omologata, ma adattata alla personalità del bambino e soprattutto nel rispetto dei tempi di ciascuno, puntando a far emergere tutto il suo naturale desiderio di “fare da solo”.

Le attività didattiche del nido tengono conto dell’età dei piccoli, per questo, oltre agli ambienti comuni destinati all’accoglienza, al pasto e al riposo, ci sono due stanze di lavoro differenziate: quella per i bambini più piccoli, strutturata in modo da consentire le più ampie possibilità di esplorazione e movimento in sicurezza e quella per i bambini più grandi, dove si inizia a dare maggior spazio ad autonomia, creatività, capacità organizzative e socializzazione.

La stanza dei bambini piccoli comprende:
  1. Angolo morbido: dotato di tappeti (futon), cuscini e l’ormai noto “cestino dei tesori” per sviluppare la polisensorialità dei piccoli.
  2. Angolo dello specchio, in cui il bambino può esplorarsi e sperimentarsi a livello visivo e tattile.
  3. Mobile dei primi passi: attrezzato per fornire sostegno ai bambini che iniziano a sperimentare la capacità deambulatoria.
  4. Angolo sensoriale: strutturato con materiali Montessori quali incastri, infila e sfila, travasi con oggetti naturali.
  5. Angolo della lettura: con libri cartonati o di gomma sia in lingua inglese che italiana e divanetti morbidi.
La stanza dei bambini grandi comprende:
  1. Angolo di vita pratica: uno spazio dove i bambini lavorano su azioni quotidiane: lavare i panni, stendere, spazzare, spolverare.
  2. Angolo sensoriale: dove si usano gli incastri solidi (torre rosa, scala marrone, spolette dei colori) e quei materiali che contribuiscono allo sviluppo e alla costruzione della personalità, aiutando anche il bambino a creare ordine nelle sue impressioni.
  3. Angolo della lettura: strutturato con libri adeguati all’età dei bambini e creato per stimolare la lettura e l’arricchimento del linguaggio.
  4. Angolo della musica, dove il bambino entra in contatto con diversi strumenti musicali, ascolta il suono che producono e sviluppa le capacità di concentrazione ed ascolto. Con l’aiuto di filastrocche e canzoncine, l’educatrice porta il bambino alla consapevolezza che la voce può essere “bassa” o “alta” e a prendere coscienza della propria produzione sonora.
  5. Angolo del pasto: qui pranzano i bambini grandi, se necessario vi fanno anche la merenda, altre volte il pasto viene consumato nella mensa con i bambini piccoli. A turno ciascun bambino sarà invitato ad aiutare l’educatrice a servire il pasto, apparecchiare la tavola, distribuire i bavaglini ai compagni.
  6. Angolo del teatro: vengono raccontate piccole storie drammatizzate anche con il supporto di marionette in tessuto.

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