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Il nostro fiore all'occhiello

La formazione dei docenti rappresenta il fiore all’occhiello del Centro Internazionale Montessori di Perugia. Le educatrici, gli insegnanti e i professori che operano nelle nostre scuole seguono costantemente corsi di formazione, incontri e lezioni per mantenersi sempre informati.

Inoltre, fin dalla sua creazione, il Centro Internazionale Montessori ha dedicato particolare attenzione alla realizzazione di corsi di formazione per educatrici di nido, insegnanti di scuola dell’infanzia e insegnanti di scuola primaria nell’ambito della pedagogia montessoriana.

Nel corso degli anni, hanno frequentato i corsi organizzati dal Centro decine e decine di educatrici e insegnanti provenienti da tanti Paesi del mondo, dalla Cina a Taiwan, dal Messico agli Stati Uniti.

Si tratta di corsi che prevedono di seguire il metodo Montessori, che mira a favorire lo sviluppo di un senso di responsabilità e di consapevolezza del bambino e dello studente, anziché imporre dall'alto percorsi formativi standardizzati e con tappe predefinite.

Particolare attenzione nello svolgimento dei corsi viene data ai materiali, all’ambiente e al gioco, tutti elementi che permettono lo sviluppo del linguaggio e della parola, lo sviluppo cognitivo, lo sviluppo della motricità fine e grossolana.

La chiave del sistema educativo

La formazione degli educatori, dunque, è la chiave di volta dell’intero sistema educativo. Così sul tema della formazione Luciano Mazzetti, fondatore del Centro Internazionale Montessori di Perugia, scrive:

“Confesso che il dilemma educare/istruire a me sembra un falso problema. Si inventano quotidianamente griglie, programmazioni, curricula per sottrarsi al rischio di una riflessione sull’educazione, scommettendo tutto sull’istruzione. Perché l’atto dell’istruire sembra più chiaro, più oggettivo e razionale, meno ambizioso. Ci sono i contenuti, le discipline, i saperi. Ci sono metodi e strumenti, a volte potentissimi. Ci sono docimologie per valutare scientificamente. L’educazione invece, come l’amore e la morte, è una parola tabù. Nasconde una realtà profonda, inquietante, evoca responsabilità e decisioni, propone coraggio o vigliaccheria. Il prezzo dell’educare è alto: si è chiamati in gioco a viso scoperto, costretti a dichiarare chi siamo e dove vogliamo andare, a fare i conti con la nostra speranza o la nostra disperazione”.

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