Manifesto montessoriano
Cosa abbiamo di diverso? Umanità e Qualità
Umanità
La persona al centro
Rapporto aperto con gli studenti
Un rapporto davvero educativo, che intenda portare all’effettiva formazione e trasformazione dello studente, non può essere fondato sulla paura e sul terrore, né tanto meno essere chiuso e a senso unico. Il rapporto educativo, difatti, è innanzitutto un rapporto umano, un incontro quindi fra due persone che devono vivere insieme un’esperienza comune, capace di suscitare un cambiamento, e che, perciò stesso, necessita che il canale tramite cui esse comunicano resti sempre aperto. Apertura non significa orizzontalità, ma capacità di scorgere nello studente un soggetto con cui dialogare e con cui elaborare insieme un percorso significativo.
Ogni momento può essere educativo
Educare non si riduce soltanto a istruire, a trasmettere conoscenze, ma riguarda soprattutto la formazione complessiva dello studente, coinvolgendo in ciò gli aspetti più svariati della sua personalità: capacità di esprimersi, di organizzarsi, di gestire il proprio tempo, di relazionarsi con i coetanei e con gli adulti, di risolvere e mediare conflitti, di prendere l’iniziativa. La lezione è lo spazio privilegiato, ma non di certo l’unico in cui queste capacità possono essere sviluppate, motivo per cui anche le conversazioni durante la ricreazione, le pause, le uscite, le gite e tante altre occasioni che si vengono a creare costituiscono altrettanti preziosi momenti educativi.
Educazione emotiva
Capire i propri sentimenti ed emozioni e saperli gestire è una capacità fondamentale per ogni essere umano, la quale si acquisisce soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza. L’ambiente scolastico, per la diversità e la ricchezza di situazioni umane in cui coinvolge gli studenti, costituisce uno spazio privilegiato in cui favorire lo sviluppo di tale maturità emotiva. A tal fine i docenti non solo valorizzano le situazioni che promuovono negli studenti la capacità di relazionarsi in modo sano con gli altri e con se stessi, ma si dimostrano aperti all’ascolto e al dialogo laddove il singolo allievo lo desideri.
Un ambiente positivo
L’educazione intesa in questo modo può essere soltanto il risultato dello sforzo di un intero ambiente, il quale vuole essere educativo in un senso profondo. Un ambiente siffatto, a tal fine, deve fondarsi necessariamente su un rapporto costruttivo fra i docenti e gli studenti; ma anche fra i docenti e i genitori, fra gli studenti gli uni con gli altri e fra i docenti e tutto il personale scolastico gli uni con gli altri. Un ambiente positivo è quello in cui, nonostante i conflitti e le difficoltà che possono sopraggiungere, uno è in grado di trovare un significato in ciò che fa e un senso nel suo esserci, motivo per cui desidera sempre e di nuovo tornarci ancora il giorno dopo: a scuola si sta bene.
Qualità
Fare meno, ma meglio
Conoscenza approfondita, non enciclopedica
Un’acquisizione duratura del sapere presuppone che con esso si instauri un rapporto significativo e non superficiale. Rinunciare al nozionismo, tagliando ciò che è superfluo, permette di dedicare più tempo a scendere in profondità insieme agli studenti negli argomenti che più li coinvolgono e ne suscitano la passione e la curiosità. I docenti propongono a tal scopo diverse attività, fra cui percorsi di lettura, momenti di dibattito, uscite didattiche, lavori in gruppo, seminari, laboratori di scrittura, produzione di un giornalino scolastico e quanto altro possa arricchire l’itinerario educativo degli studenti.
Ragionamento per grandi temi e problemi
La divisione del Sapere nelle diverse materie è solo orientativa, non affatto vincolante; anzi, una conoscenza vera e autentica dello scibile procede per grandi problemi e nodi tematici, i quali spesso valicano i confini delle singole discipline, trovando nuove sintesi di pensiero e ponendo nuove problematiche da cui ripartire. Per sviluppare questa conoscenza poliedrica negli studenti i singoli docenti non solo arricchiscono le proprie lezioni trattando tematiche afferenti anche ad altri ambiti disciplinari, ma propongono inoltre percorsi e attività interdisciplinari di concerto con altri colleghi.
Sapere non solo studiato, ma vissuto
L’acquisizione piena e duratura di un sapere avviene allorquando ciò che si impara è percepito come attinente alla vita e significativo per l’esistenza. A tale scopo i docenti individuano percorsi e attività che mettano in evidenza il valore reale di ciò che viene insegnato, in modo tale da far riconoscere agli studenti nei grandi interrogativi dell’umanità anche le proprie domande e il proprio desiderio di conoscenza. Pertanto, la Letteratura viene imparata preferibilmente tramite la lettura diretta degli autori, la Filosofia dibattendo le proprie idee; e così l’Arte, sempre che possibile, guardando le opere dal vivo, la Chimica facendo le reazioni, la Fisica e la Biologia osservando i fenomeni e la natura, l’Inglese leggendo, ascoltando e facendo conversazione con il docente madrelingua presente a scuola.